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Kubernetes e Docker: differenze, complementarità e quando usarli

Scritto da Sourcesense | Jul 17, 2025 3:06:50 PM

Docker o Kubernetes? La risposta corretta è: dipende!
Sebbene vengano spesso considerati come alternative, Docker e Kubernetes possono essere utilizzati in modo complementare. Comprenderne le differenze e le potenzialità di integrazione è essenziale per progettare ambienti containerizzati efficienti, resilienti e pronti per la produzione.

Cosa sono i container e perché sono importanti?

I container, e in particolare quelli gestiti da Docker, sono tecnologie che permettono di racchiudere un'applicazione e tutte le sue dipendenze in un ambiente isolato e portatile. 
I container Docker permettono di eseguire applicazioni in modo coerente su qualsiasi infrastruttura, indipendentemente dall'ambiente sottostante. Migliorano la portabilità, la sicurezza e riducono i conflitti tra ambienti di sviluppo, test e produzione.
Sono diventati una tecnologia chiave per lo sviluppo moderno grazie a vantaggi come:

  • deploy più veloce, indipendentemente dall’ambiente
  • applicazioni isolate, senza conflitti tra librerie o configurazioni
  • scalabilità facilitata, anche in architetture distribuite
  • aggiornamenti e rollback immediati, con minimo impatto

Docker: gestione dei container in locale e fino alla produzione

Docker è uno strumento che consente di creare, distribuire ed eseguire container. Rappresenta la soluzione ideale per lo sviluppo locale e per applicazioni semplici, grazie alla sua leggerezza e facilità di utilizzo.
Può essere utilizzato anche in produzione per applicazioni a bassa complessità. Tuttavia, la gestione di numerosi container e nodi diventa complessa senza un orchestratore.
Tra le principali attività di Docker ritroviamo:

  • la costruzione di immagini degli ambienti applicativi
  • l’esecuzione e la gestione di container individuali
  • Docker Compose per orchestrare più container tra loro in modo semplice

Perché Kubernetes rende l’adozione dei container solida e scalabile

Come detto in precedenza, quando cresce il numero di container e quindi la complessità dell’applicazione, serve un sistema che li gestisca in modo automatico ed efficiente. Ed è qui che entra in campo Kubernetes.
Kubernetes è una piattaforma di orchestrazione dei container che automatizza deploy, gestione, scaling e networking dei container in cluster di server. È indispensabile quando le applicazioni sono distribuite, devono garantire alta disponibilità e affrontare un utilizzo intensivo delle risorse. Permette:

  • il bilanciamento del carico automatico
  • il self-healing (il riavvio automatico dei container falliti)
  • una scalabilità dinamica
  • rollout e rollback gestiti delle applicazioni

Dal 2016 Kubernetes è stato il primo progetto open source ad essere adottato dalla Cloud Native Computing Foundation (CNCF), affermandosi rapidamente come lo standard di riferimento per la gestione di infrastrutture containerizzate. Oggi può contare su una community globale che ne guida lo sviluppo continuo, e questo è sicuramente un plus.

Quando usare Docker e quando Kubernetes

Dunque in quali casi è meglio usare Docker o Kubernetes? In contesti di sviluppo locale o test è preferibile usare Docker, poiché consente agli sviluppatori di replicare facilmente l’ambiente di produzione in locale. È anche molto adatto per applicazioni monolitiche o per progetti di piccole dimensioni che non richiedono orchestrazione avanzata o scalabilità elevata. Quando un'applicazione è composta da pochi container e il deploy è semplice, infatti, Docker si dimostra uno strumento pratico, leggero e sufficiente a gestire il ciclo di vita dei container.

Al contrario, quando l’applicazione cresce, si distribuisce su più componenti (microservizi) e necessita di scalabilità orizzontale, di alta disponibilità o di meccanismi di self-healing, entra in gioco Kubernetes. Orchestratore fondamentale in scenari di produzione complessi, dove è necessario automatizzare la gestione di centinaia (o migliaia) di container, distribuendoli su un'infrastruttura fatta di molti nodi fisici o virtuali.

In sintesi, Docker si usa in progetti semplici, di piccole dimensioni o in fase di sviluppo locale. Kubernetes – di solito assieme a Docker – per ambienti di produzione complessi.
Nel caso di Docker è comunque possibile trattare lo stanziamento e la configurazione dei container secondo i pattern DevOps più comuni. Ad esempio utilizzando strumenti di Configuration Management come Chef o Ansible.

Vorresti integrare Docker o Kubernetes nella tua infrastruttura e adottare un approccio DevOps? Contattaci!