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Dispositivi indossabili, futuro che diventa presente?

Scritto da Maria | Dec 30, 2022 4:12:00 PM

In una ricerca del 2020 si stima che circa l’80% dei lavoratori non lavori a una scrivania, ma sul campo. Anche se ad oggi i dati potrebbero essere leggermente variati, la sproporzione in termini numerici tra chi lavora sul campo e chi in ufficio resta evidente.

I settori che impiegano lavoratori sul campo (definiti “deskless”, senza scrivania) spaziano dall’insegnamento alla sanità, dall’energia all’industria, dalla logistica alle costruzioni. Tutti però sono accomunati dalla stessa esigenza: avere degli strumenti tecnologici adeguati che permettano loro di svolgere al meglio le loro funzioni. Non solo: hanno anche la necessità che questi strumenti siano integrati all’interno del workflow lavorativo e che consentano l’accesso alle informazioni necessarie in tempo reale, permettendo, in caso di necessità, di condividere a loro volta informazioni con altri colleghi e/o sistemi.

Tecnologie abilitanti: com'è cambiato il mercato dopo la pandemia

L’adozione di nuove tecnologie per i lavoratori sul campo era già un trend in crescita, ma ha subito un’accelerazione durante la pandemia di Covid-19.
In particolare, le aziende erano impreparate a fronteggiare le difficoltà legate ai problemi di spostamento e al trasferimento di competenze, criticità che in brevissimo tempo sono diventate emergenze e che hanno portato le aziende a cercare urgentemente nuove soluzioni.

Tra le tecnologie abilitanti che si stanno maggiormente affermando sul mercato per rispondere a queste esigenze, ci sono gli smart glasses, su cui HeadApp ha investito sin dalla sua nascita creando la piattaforma collaborativa Eye4Task. L’uso degli smart glasses associato a Eye4Task permette di lavorare a mani libere, accedendo e caricando informazioni in tempo reale senza perdere il focus su quanto si sta facendo.

Le stime di una costante crescita relative all'espansione del mercato degli headworn device (dispositivi da usare sulla testa) confermano che la scelta effettuata da HeadApp nel 2014 è stata lungimirante.

(HeadApp è interessata dalla voce “Enterprise Content & Apps” in arancione)


Fonte: ​​https://artilleryiq.com/reports/headworn-ar-global-revenue-forecast-2021-2026/

Anche i dati più specifici sulla realtà aumentata e gli smart glasses sono incoraggianti, evidenziando una crescente attenzione da parte del mercato.

(HeadApp è interessata dalla voce “Platform and Licensing” in verde)


Fonte: https://go.abiresearch.com/lp-future-of-work-for-the-frontline

Soluzioni deskless per migliorare il lavoro, alcune best practice

Pur essendo gli ambiti di applicazione delle tecnologie indossabili molto numerosi, si è constatato che vi sono alcuni settori che al momento stanno cogliendo prima di altri le opportunità date dalle tecnologie indossabili e dai relativi software. È infatti importante ricordare che queste tecnologie necessitano di applicazioni dedicate, alla pari di uno smartphone che - senza applicazioni - non viene sfruttato al meglio.

L'approccio user centered

Resta fondamentale, nella progettazione di questi software, un approccio user-centred che tenga conto delle esigenze del lavoratore, altrimenti, come evidenziato in una ricerca dedicata ai deskless workers, il rischio è che i lavoratori non adottino le nuove soluzioni. Tra le criticità emerse, viene infatti evidenziato come spesso l’uso della tecnologia sia focalizzato sulle operazioni da compiere piuttosto che sul potenziare le competenze e offrire nuove possibilità di gestione del lavoro (operation vs enabling tecnology), il che porta i lavoratori a continuare ad usare vecchie metodologie non riconoscendo i vantaggi delle nuove soluzioni.

Tra i punti cardine di Eye4Task c’è sempre stato un approccio user-centred, in cui l’ascolto delle esigenze del cliente ha reso possibile l’evoluzione del prodotto come si configura oggi. Non solo, il continuo ascolto attivo ha permesso di migliorare e affinare il software per essere sempre più vicino alle esigenze del cliente, lavorando spesso anche per soluzioni ad hoc, come avvenuto ad esempio quest’anno con l’adozione da parte di Leonardo di Eye4Task on-premises per la manutenzione e per il trasferimento di competenze.

Un altro esempio di come l’uso di wearable devices possa migliorare il lavoro viene dal caso Nippon Gases, che ha deciso di sfruttare non solo gli smart glasses, ma anche un lettore di barcode indossabile per i processi di collaudo delle bombole. L’uso abbinato dei dispositivi è stato possibile perché Eye4Task è una piattaforma pronta alle integrazioni in grado di interagire con altri sistemi (anche IoT).

Certificare il lavoro svolto

Un’altro aspetto critico del lavoro sul campo, è la possibilità di certificare il lavoro svolto. Bureau Veritas, che ha adottato Eye4Task già nel 2020, sfrutta gli smart glasses per le attività di audit e le ispezioni riconoscendo in questo strumento una valida soluzione per lo svolgimento del proprio lavoro.

Wearable device per il settore medicale, un trend in crescita

Nel 2022 si è consolidato inoltre l’interesse dell’industria medicale per il mondo dei wearable devices e dell’assistenza da remoto.
All’inizio dell’anno il Co-Innovation LAB ha presentato la sperimentazione condotta con Eye4Care per le attività di laboratorio, mentre in autunno si è chiuso il progetto A.R.C.O., portato avanti da HeadApp con l’IFO di Roma, per l’assistenza domiciliare di pazienti oncologici.

La curiosità e l’interesse per le nuove possibilità date dall’uso delle nuove tecnologie è stato confermato anche durante la fiera MEDICA, dove HeadApp ha avuto modo di approfondire le esigenze di questo settore.

Il 2022 è stato un anno positivo. - afferma Marco Zanella, Business Development Manager di HeadApp - Non solo i dati ci confermano che il mercato dei wearable è in crescita, ma stiamo assistendo anche a un cambiamento culturale, in cui le parole “collaborazione da remoto e “smart glasses” sono entrate ormai a far parte del linguaggio comune. C’è sicuramente più consapevolezza tra i nostri interlocutori dei vantaggi delle tecnologie abilitanti per chi lavora sul campo e questo sta portando maggiori investimenti da parte delle industrie con conseguente “vivacizzazione” del mercato, cosa che ritengo essere un fattore molto stimolante per il nostro lavoro. 

Positività, cambiamento e consapevolezza sono le tre parole che ci auguriamo tu possa portare con te nel 2023.

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