Nel mondo bancario, attuare oggi una trasformazione digitale significa soprattutto riuscire a sviluppare e distribuire con agilità ed efficienza i prodotti, i servizi, e gli aggiornamenti di funzionalità delle app che gli utenti interni e i clienti della banca richiedono di continuo. Tale agilità di creazione e distribuzione del software diventa perseguibile solo eliminando la rigidità delle infrastrutture e dei processi tradizionali, accelerando il ciclo di sviluppo del codice, e innovando il mantenimento dell’infrastruttura IT che lo supporta. Sempre più spesso, queste esigenze di business vengono risolte adottando metodologie e strumenti forniti da paradigmi di sviluppo aderenti alla cultura DevOps. Ed è proprio sulle metodologie DevOps, sul valore consulenziale e la capacità di supporto in tale ambito di un competence center come quello messo a disposizione da Sourcesense, che un noto gruppo bancario italiano con poche sedi fisiche e molto attento alla componente IT, ha incentrato il proprio progetto di trasformazione digitale. Un competence center in continua evoluzione e miglioramento, in ragione del fatto che, oltre a supportare la banca con alcune iniziative di base, il centro ha instaurato con la stessa un rapporto di collaborazione proattiva.
L’esigenza fondamentale della banca era consentire ai gruppi di sviluppo software di operare più velocemente, tenendo sotto controllo un vasto parco macchine, e automatizzando le procedure, per ridurre il più possibile i processi manuali e gli errori umani. Questa necessità di completo rinnovamento della modalità di sviluppo, distribuzione del software e mantenimento dell’infrastruttura è stata soddisfatta, migrando progressivamente verso pratiche di sviluppo e rilascio del codice più aderenti al modello DevOps.
Nel progetto di modernizzazione del ciclo di sviluppo software e standardizzazione delle procedure, il competence center di Sourcesense ha subito assunto il coordinamento dei gruppi di sviluppo, fornendo loro un manuale, con indicazioni sul branching model da seguire, sulle modalità di esecuzione dei test delle applicazioni, sui tool da utilizzare e sulla strutturazione della pipeline di sviluppo.
Sul fronte attinente all’amministrazione dell’infrastruttura, il competence center ha poi accelerato la velocità dei team DevOps, fornendo loro la capacità di gestire le attività Iac (infrastructure-as-code) anche a livello locale, direttamente dalle proprie workstation.
Successivamente, il vendor proprietario dell'application server utilizzato, ha incaricato Sourcesense stessa di sviluppare gli automatismi per implementare in maniera più rapida i carichi di lavoro della banca.
In sostanza, se, prima degli interventi di rinnovamento, l’installazione degli application server di grandi dimensioni poteva richiedere un paio di settimane, in seguito, grazie agli automatismi sviluppati e applicati dal competence center, la medesima installazione, con il deployment dei relativi workload, si è potuta concludere in circa mezz’ora.
Tra i vari benefici, il livello d’automazione raggiunto e il miglioramento della visibilità e governance sui processi di sviluppo software e di gestione dell’infrastruttura hanno portato a una diminuzione degli errori umani, e creato maggiore efficienza e velocità, che si sono tradotte in una sensibile riduzione del time-to-market nella pubblicazione del software e dei vari aggiornamenti agli applicativi.
Oltre a migliorare gli automatismi e a rafforzare la loro sicurezza, il competence center ha anche aiutato la banca ad adottare un sistema di monitoring innovativo delle applicazioni, attraverso l’installazione on-premise, in configurazione cluster, di Prometheus, uno strumento open source di monitoraggio applicativo. Questa soluzione, oltre a consentire risparmi nel monitoring dei servizi SaaS (software as a service), ha permesso di garantire anche un’elevata disponibilità, affidabilità e resilienza dello stesso sistema di monitoraggio.
In aggiunta, il competence center di Sourcesense ha anche implementato un sistema di misurazione che, sulla base di determinati KPI (key performance indicator), permette alla banca di ottenere mensilmente metriche sul livello di performance del centro, in rapporto agli stringenti vincoli degli SLA (service level agreement) dell’istituto, che prevedono un uptime dei sistemi del 99,99%.
Infine, il competence center di Sourcesense esegue anche analisi forensi “post mortem” degli incidenti informatici, andando a ricercare le cause profonde (root cause analysis) che li hanno determinati, e facendo in modo che non possano ripetersi.