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5 pratiche DevSecOps da integrare nei flussi CI/CD

 

Integrare DevSecOps nei flussi di Continuous Integration (CI) e Continuous Deployment (CD) è essenziale per garantire la sicurezza del software e dell’intero processo di sviluppo. Le principali pratiche che consigliamo per una corretta integrazione di DevSecOps sono l’analisi statica del codice, l’analisi di sicurezza delle immagini nei repository e in fase di build, l’applicazione delle policy di sicurezza in fase di rilascio e il monitoraggio del codice a rilascio avvenuto.

Analisi statica del codice

L'analisi statica del codice prevede un'ispezione continua del codice utilizzando regole per identificare potenziali vulnerabilità e avere un codice più pulito e sicuro. L'implementazione di strumenti di analisi statica permette di rilevare errori e problematiche di sicurezza in fase di sviluppo riducendo il rischio di problemi in produzione.

Analisi di sicurezza delle immagini nei repository

L’analisi di sicurezza delle immagini contenute nei repository permette di identificare vulnerabilità note e controllare che le dipendenze siano sicure prima della loro integrazione nel progetto. In questo modo si utilizzano soltanto immagini già scansionate e verificate. 

Analisi delle immagini in fase di build

Durante la fase di build è necessario effettuare un'analisi approfondita delle dipendenze, delle librerie e degli strumenti utilizzati. Con l’approccio DevSecOps si rilevano per tempo eventuali vulnerabilità nelle componenti software e si gestiscono prima del rilascio. 

Applicazione delle policy di sicurezza in fase di rilascio

L'applicazione rigorosa delle policy di sicurezza durante il rilascio del software è fondamentale per il rispetto delle normative. In questo modo, abbiamo la certezza che il software è eseguito seguendo le regole suggerite da aziende e community in ambito Cyber Security riconosciute a livello globale.

Monitoraggio del software rilasciato

Anche dopo il rilascio è opportuno poter identificare e correggere automaticamente eventuali vulnerabilità del software. A seguito dell'individuazione di vulnerabilità e misconfiguration possono partire delle attività pianificate di remediation che servono per rimediare a eventuali vulnerabilità di sicurezza che si verificano dopo che il codice è stato rilasciato.

I vantaggi per le aziende

Integrare DevSecOps nei flussi CI/CD richiede un approccio strategico che combina automazione, collaborazione, formazione e monitoraggio continuo. Implementando queste pratiche, le aziende possono migliorare significativamente la sicurezza delle loro applicazioni, avere tempi di rilascio più veloci e la garanzia di conformità del software agli standard di sicurezza richiesti.

Rischi ridotti, sicurezza maggiore

Monitoraggi continui e test automatizzati aiutano a identificare e mitigare le vulnerabilità fin dalle fasi iniziali dello sviluppo e a ridurre significativamente i rischi connessi a violazioni di sicurezza e problemi di conformità. 

Automazione=tempi di rilascio più veloci

DevSecOps riduce i tempi nell'analisi della code base e dei workload che possono crearsi durante lo sviluppo. Automatizzando i test di sicurezza e le verifiche, infatti, i tempi di rilascio del software si accorciano.

Conformità normativa

Continui controlli di sicurezza permettono alle aziende di rispettare le normative e gli standard richiesti soprattutto quando si tratta di settori altamente regolamentati. L'approccio DevSecOps nel settore bancario, ad esempio, è particolarmente importante per la conformità e per evitare sanzioni e danni reputazionali.

Se anche tu vuoi introdurre nella tua azienda queste o altre pratiche DevSecOps. Contattaci!